“Non appena appreso dell’incendio che ha devastato l’edificio del Museo Nazionale di Rio de Janeiro ho espresso il mio sentito e sincero cordoglio e la nostra solidarietà verso il popolo brasiliano. È una perdita inestimabile per il Brasile. È una perdita inestimabile per il mondo intero, perché perdiamo beni un’enorme collezione di testimonianze e beni culturali preziosissimi, che appartenevano alla storia e alla cultura di questo Paese e, al contempo, al patrimonio culturale dell’umanità. Il danno, purtroppo, si ripercuote anche sulle generazioni future, che sono private di questo patrimonio e della possibilità di conoscere e studiare tanti e tanto importanti manufatti, fossili e reperti.
Siamo in contatto con le autorità italiane. Il Ministro dei Beni Culturali Alberto Bonisoli ha dichiarato che si tratta di una tragedia per la cultura mondiale: 200 anni di lavoro e una collezione di 20 milioni di pezzi andati perduti. Anche da parte sua ci giunge un messaggio di piena solidarietà al popolo brasiliano.
Ho manifestato anche la mia preoccupazione rispetto ad eventuali danni o perdite della ricca collezione giunta in Brasile dall’Italia grazie all’Imperatrice Teresa Cristina di Borbone. Figlia del re Francesco I e principessa del Regno delle Due Sicilie, Teresa Cristina era napoletana e venne in Brasile come sposa di Don Pedro II. Da grande cultrice dell’archeologia quale era, aveva collezionato artefatti risalenti ai primordi delle civiltà del Brasile, aveva finanziato campagne di scavi archeologici nella sua terra natale e aveva fatto portare dall’Italia numerosi artefatti – circa 700 – risalenti al periodo etrusco, greco e romano (molti dei quali provenienti da Pompei e Ercolano). Grazie a qal prezioso apporto dell’imperatrice napoletana, il Museo Nazionale di Rio de Janeiro era il detentore della più grande collezione greco-romana di tutto il Sudamerica.
Ancora non sappiamo se e come questa collezione sia stata danneggiata dall’incendio. Sarebbe una perdita davvero grave e penosa. Siamo in attesa di notizie certe che, in questo momento, non è facile reperire”.
Antonio Bernardini
Ambasciatore d’Italia a Brasilia