In occasione delle celebrazioni dei 150 anni dell’immigrazione italiana in Brasile, l’Ambasciata d’Italia ha presentato nella città di Belém il libro “Santa Maria del Mar Dolce. Architetti e artisti decoratori italiani – dal XVIII al XX secolo”. L’evento tenutosi ieri presso il Palacete Faciola è stato aperto dal Ministro del Turismo italiano, Sen. Daniela Santanché, presente in città in occasione della riunione ministeriale del G20 sul Turismo, e dall’Ambasciatore Alessandro Cortese.
Dopo un discorso del sindaco di Belém, Edmilson Rodrigues, che ha dato il benvenuto ai presenti, il Ministro ha aperto l’evento sottolineando l’importanza dell’iniziativa: “La presentazione di oggi non è solo una valorizzazione del passato, ma anche un passo fondamentale per incentivare la creazione di nuove connessioni tra i popoli, basate sulla storia, ma con lo sguardo rivolto al futuro. Ciò significa piantare i semi per lo sviluppo di un turismo di qualità, sostenibile e capace di promuovere la comprensione reciproca e la ricerca delle radici culturali”.
L’Ambasciatore Alessandro Cortese ha auspicato che “grazie a quest’opera, si possano riscoprire non solo le bellezze di Belém, ma anche la nostra storia, i nostri viaggi transoceanici e i nostri ricchi scambi culturali”.
L’opera, curata dalla Professoressa Jussara Derenji, direttrice del Museo dell’Università Federale del Pará, è una preziosa pubblicazione che traccia il contributo storico di rinomati artisti, architetti e decoratori italiani nella capitale del Pará. Nelle sue 270 pagine trilingui (portoghese, italiano e inglese), il libro esplora l’influenza dei maestri italiani sull’architettura e sull’arte della città di Belém, a partire dal XVIII secolo, evidenziando figure come Giuseppe Antonio Landi, Filinto Santoro e Gino Coppedè.
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