Giovedì 1° giugno si è tenuto, presso la Residenza dell’Ambasciatore, il ricevimento per celebrare la Festa della Repubblica, che ha visto la partecipazione di un numeroso pubblico di autorità di governo, esponenti del mondo politico, economico, culturale, militare e diplomatico.
La serata è proseguita all’insegna del Made in Italy, con 15 aziende italiane partecipanti all’evento: gli invitati hanno potuto apprezzare l’esposizione di auto e moto delle più importanti case italiane, degustare prodotti tipici della cucina italiana e assistere alla proiezione di alcuni video sulla presenza italiana in Brasile e sul pregio storico, artistico e naturalistico dei paesaggi italiani più famosi ed apprezzati al mondo.
Nel proprio intervento, l’Ambasciatore Antonio Bernardini ha ricordato il profondo significato delle celebrazioni per la Festa della Repubblica Italiana: “Settantuno anni fa il popolo italiano dopo la tragedia del fascismo e della guerra decise di diventare una democrazia repubblicana. Da allora il nostro Paese ha conosciuto un lungo periodo di sviluppo economico e di pace. Crediamo nella democrazia, nel rispetto dei diritti umani, nella giustizia sociale, nella tutela dell’ambiente e in questi anni abbiamo operato con i Paesi amici e alleati per garantire nel mondo pace e benessere economico”. A tale proposito, l’Ambasciatore ha ricordato l’impegno dell’Italia nel contesto internazionale, con particolare riferimento a quello europeo (nell’anno in cui si celebrano i sessanta anni dalla firma dei Trattati di Roma) e a quello onusiano (nell’anno in cui l’Italia è membro del Consiglio di Sicurezza), ma anche alle missioni di pace in cui le nostre forze armate sono impegnate e al recente vertice di Taormina del G7, di cui l’Italia detiene attualmente la Presidenza.
L’Ambasciatore ha poi ricordato il ruolo che l’Italia svolge in Brasile, un Paese in cui vivono mezzo milione di italiani, la quarta comunità di italiani più grande al mondo. Le oltre 1000 imprese italiane che producono in Brasile guardano con fiducia al futuro di questo Paese e continuano a investire dando il loro contributo alla ripresa della economia brasiliana. La ripresa della economia beneficia il Brasile, l’America latina e l’Italia. Il futuro dell’Italia e del Brasile è di lavorare sempre di più insieme in quello spirito di partenariato che caratterizza i rapporti bilaterali. L’Italia è da sempre un amico affidabile e un partner solido del Brasile. Dagli inizi del processo di emigrazione agli investimenti industriali degli ultimi mesi, l’Italia è sempre presente, inserendosi come pochi nel tessuto sociale e sempre in maniera convinta. A conferma che il nostro Paese guarda al Brasile e ai brasiliani come a interlocutori affidabili.
Prima di concludere il proprio intervento, l’Ambasciatore Bernardini ha ricordato le centinaia di migliaia di esseri umani che alla ricerca di un futuro migliore tentano di attraversare il Mediterraneo, e l’impegno italiano per salvarne la vita e per prestare assistenza. “Vorrei dedicare un pensiero ai 31.500 bambini giunti, dal 2016 ad oggi, sulle coste dell’Italia senza un padre e una madre. Bambini soli ai quali dobbiamo dimostrare che un mondo migliore è possibile”.
Nel corso della serata, sono state altresì inaugurate tre importanti esposizioni che l’Ambasciata d’Italia a Brasilia ospiterà nel corso del mese di giugno.
L’esposizione “Even Closer Union”, promossa dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale italiano nell’ambito delle iniziative intraprese per le celebrazioni del 60° anniversario dei Trattati di Roma: fotografie, documenti storici, immagini e testimonianze ripercorrono la storia e l’evoluzione del progetto di integrazione dell’Unione Europea dal 1957 sino ai nostri giorni. Un progetto che ha consentito all’Europa di registrare importanti progressi in ambito politico, economico, sociale e internazionale, e che rappresenta proprio per questo una straordinaria storia di successo. Un progetto i cui valori e risultati vengono presentati in questa mostra, esposta nel corso del 2017 in più di duecento sedi della rete diplomatico-consolare italiana, Brasile incluso.
L’esposizione “Italiani come noi – Eccellenze che diventano identità”, promossa dall’Associazione Amicizia Italia-Brasile e Brazil Planet, è dedicata alle eccellenze del Made in Italy e agli aspetti caratteristici dell’identità italiana e dei nostri valori. L’esposizione vuole essere un omaggio all’emigrazione italiana nel mondo, uno strumento attraverso il quale l’Italia ha costruito la propria immagine oltre confine, in un Paese, il Brasile, che ospita una delle più grandi comunità di italo-discendenti al mondo.
La splendida Sala Nervi dell’Ambasciata ospita la mostra fotografica “Il paesaggio deScritto”, un viaggio fotografico lungo la Penisola in 45 luoghi italiani UNESCO per celebrare l’importanza e la consistenza del patrimonio artistico – culturale italiano, uno dei più ampi al mondo per varietà e qualità. Ad oggi l’Italia detiene il maggior numero di siti inclusi nella prestigiosa lista del Patrimonio UNESCO, confermandosi custode di tesori di eccezionale importanza storico – culturale. Un patrimonio dell’umanità che è anzitutto un bene da tutelare e preservare a beneficio delle generazioni future. Consapevole di questa realtà, nel novembre 2015, in occasione della 38esima Conferenza generale dell’Unesco, l’Italia propose l’istituzione dei Caschi Blu della cultura. La costituzione della task force italiana nel contesto della coalizione globale UNESCO Unite4Heritage è oggi realtà: sotto l’egida Unesco una formazione internazionale tutta italiana, composta da Carabinieri del comando tutela patrimonio culturale, storici dell’arte, studiosi e restauratori, è pronta a intervenire nelle aree di crisi per la tutela del patrimonio culturale mondiale. L’Italia, paese con il maggior patrimonio artistico, storico, culturale e paesaggistico del mondo, è oggi in prima linea per proteggere il patrimonio culturale materiale e immateriale nel nome del dialogo e del pluralismo culturale, nella consapevolezza che la protezione del patrimonio culturale è un imperativo morale ed umanitario e, come tale, deve coinvolgere tutta la comunità internazionale. Un successo italiano nel nome della difesa della cultura e della civiltà.