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Salami, coppa e pancetta italiane tornano sulle tavole brasiliane dopo 12 anni di assenza.

Entro la fine di ottobre 2015 sulle tavole dei brasiliani torneranno a far bella mostra alcuni dei prodotti alimentari più pregiati della
tradizionale cucina italiana: salame, coppa e pancetta, tra gli altri. Viene quindi definitivamente superato il blocco delle importazioni di
insaccati a breve stagionatura (con una maturazione inferiore ai 400 giorni, ndr), introdotto subito dopo che, nel luglio 2000, alcuni
allevamenti di suini dell´Italia meridionale erano stati colpiti dalla cosiddetta malattia vescicolare.

A seguito della proibizione, per dodici lunghi anni, le imprese italiane del settore sono state costrette a limitare le loro esportazioni solo a prodotti a base di carne suina cotta, come la mortadella, o a lunga stagionatura (oltre i 400 gg.), ad esempio i prosciutti crudi.

A partire dal luglio 2014, invece, il Ministero brasiliano dell´Agricoltura (MAPA) ha introdotto un nuovo certificato di importazione in cui, oltre a garantire l’accesso di prodotti a lunga stagionatura provenienti da tutto il territorio italiano, si consente anche l’ingresso dei prodotti a corta stagionatura da stabilimenti ubicati in una “macroregione” esente dalla malattia vescicolare suina. Queste le Regioni ammesse: Val d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Emilia Romagna, Marche e Trentino Alto Adige.

A tale riconoscimento, per il raggiungimento del quale questa Ambasciata ha lungamente lavorato in raccordo con il Ministero della Salute italiano ed alcune Associazioni di categoria, è quindi seguito, per le imprese italiane, un lungo periodo (circa un anno) per l´ottenimento delle relative autorizzazioni e il superamento delle normali procedure burocratiche.

Il settore italiano dei salumi, che negli ultimi anni ha risentito della crisi di produzione e fatturato: – 1.179 milioni di tonnellate per 7.986 milioni di Euro nel 2013, in calo rispettivamente dell´1,5% e dello 0,5% in confronto all´anno precedente (Fonte ASSICA- Associazione Industriali delle Carni e dei Salumi, giugno 2014) – torna quindi a pieno titolo, e con tutti i suoi prodotti di punta – nel mercato brasiliano.