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Intervista Ambasciatore Azzarello al Correio Braziliense – “L’Italia é un partner ideale per il Brasile”

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1 – Questo mese termina il suo periodo di servizio in Brasile. Qual è il suo bilancio del periodo trascorso qui? Quali progressi sono stati fatti nelle relazioni tra i due Paesi?

È stata un’esperienza molto impegnativa, stimolante e bellissima. Nelle relazioni bilaterali Italia-Brasile il lavoro è potenzialmente senza fine. Esso puo’ spaziare in tutto il Paese, abbracciando qualsiasi argomento. Più che avanzare direi che abbiamo continuato e consolidato, ampliando ed approfondendo. Un esempio per tutti il settore scientifico e della ricerca. Ma in generale direi che i due Paesi sono complementari, in tutti i settori, compreso quello determinante dei rapporti umani.

2 – Vede un potenziale di crescita nel commercio bilaterale tra Italia e Brasile? Quali sono gli investimenti nel nostro Paese che interessano maggiormente al Governo italiano?

 

L’interscambio commerciale va bene, ma e’ limitato nelle sue potenzialita’ dalle forti barriere all’entrata. Queste barriere penalizzano anche potenziali investitori, poiche’ si ripercuotono sul sistema dei costi di produzione e quindi dei prezzi. Alla fine ne soffre il processo di industrializzazione, con possibili trasferimenti di tecnologia e formazione di manodopera specializzata. L’Italia e’ un grande investitore in Brasile, in diversi settori, anche strategici. La nostra filosofia e’, quando possibile, la partnership con i locali. I brasiliani stanno dando recentemente segnali di interesse ad investire in Italia, e li incoraggerei a farlo sempre piu’. L’Italia e’ un partner ideale per il Brasile, siamo affidabili e leali.


3 – Come vede la possibilità di un accordo tra Mercosur e Unione Europea?
In che modo questo può essere vantaggioso per l’Italia?

 

Da parte europea vi e’ grande interesse e disponibilita’ a chiudere il negoziato ed a trovare soluzioni accettabili per tutti. L’Italia e’ sempre stata a favore dell’intesa e tutti devono accettare compromessi ragionevoli. L’Accordo UE-Mercosur porterebbe enormi vantaggi anche al Brasile. Serve equilibrio e serenita’ di giudizio ed occorre evitare preconcetti e condizionamenti ideologici.

4 – Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha sostenuto che il flusso di immigrazione clandestina non è la soluzione alla crisi demografica dell’Europa. Come analizza questa affermazione? Quale sarebbe la soluzione alla crisi?

Io ovviamente non commento le parole del mio Primo Ministro. Posso pero’ ricordare a tutti che l’immigrazione illegale in Italia ha luogo da decenni ed il nostro Paese, e la sua popolazione, ne hanno sofferto moltissimo. L’Italia si sente da troppo tempo abbandonata a se stessa di fronte ad un problema gigantesco, che non e’ assolutamente in grado di affrontare e tantomeno di risolvere da sola. Occorre un serio ed onesto sforzo, coordinato, a livello internazionale ed europeo. Alla base di tutto ovviamente permane lo spirito di accoglienza e di aiuto fraterno che ha sempre caratterizzato la politica italiana e che e’ parte integrante del DNA degli italiani, popolo generoso ed altruista. Ma vi sono limiti oltre i quali non si puo’ andare.

 

5- Qual è la posizione dell’Italia sulla guerra in Ucraina? Avete inviato armi a Kiev, come altri Paesi, come Germania e Stati Uniti?

A titolo del tutto personale, la guerra di aggressione della Russia in Ucraina mi fa pensare sempre piu’, e basta vedere le immagini disponibili su internet e nei canali sociali, ad alcuni tragici aspetti della Seconda Guerra Mondiale. Quel che sta succedendo nel cuore dell’Europa negli anni 2020 lascia senza parole. Anziani, donne, bambini, tutta la popolazione inerme, e poi chiese, ospedali ed abitazioni civili, tutti colpiti mortalmente. Occorre molta prudenza, equilibrio e saggezza, determinazione ed onesta’, anche politica, nell’affrontare la situazione e cercare di favorirne una soluzione. L’Italia, sin dal primo momento, insieme ai Paesi dell’Unione Europea e di altri Stati europei e non, ha condannato senza esitazioni ed ha partecipato agli sforzi a sostegno della difesa ucraina dall’aggressione russa. Possiamo solo pregare per la pace e sperare che tutti, indistintamente, cerchino di agevolarla, senza creare ulteriori divisioni di cui il mondo non ha certo bisogno.