La cooperazione scientifica e tecnologica fra Italia e Brasile è di grande rilevanza per i due Paesi, considerando gli stretti legami che li uniscono e gli importanti interessi economici basati sull’innovazione tecnologica. La cooperazione scientifica e tecnologica si basa su due componenti, quella industriale e quella accademica.
- Cooperazione Industriale
Imprese italiane ad alta tecnologia, di dimensione varia, hanno costituito società brasiliane che competono sul mercato grazie al valore aggiunto costituito dall’innovazione tecnologica. Le maggiori, FCA (Fiat, CNH, Iveco, Magneti Marelli), TIM, ENEL (Ampla, Coelce, Endesa, Pratil, Enel GP), PIRELLI, M&G POLIMEROS, LEONARDO FINMECCANICA (Augusta Westland, Selex, Telespazio, Oto Melara), hanno realizzato anche dei centri di ricerca: FIAT-Polo de Deselvolvimento Giovanni Agnelli; PIRELLI-Centro de pesquisa e desenvolvimento; ENDESA-Centro de Monitoramento e Pesquisa. Altre imprese hanno stabilito degli accordi con imprese brasiliane per lo sfruttamento di brevetti nel Paese.
- Cooperazione accademica
Il mondo accademico italiano è molto attivo nella proposta e sviluppo di politiche di cooperazione con il mondo della ricerca brasiliano attraverso la stipula di accordi di cooperazione scientifica. Tra università italiane e brasiliane esiste una solida e crescente cooperazione che spazia nei diversi campi del sapere e che segue interessi sia generali sia specifici. La mappatura degli accordi fra atenei e centri di ricerca italiani e brasiliani è operazione complessa dipendendo dalla varietà delle parti contraenti (Rettorati, Dipartimenti, Istituti, singoli progetti e/o docenti etc), dalla loro natura dinamica, dal profilo temporale (data di attivazione, scadenza, rinnovi). Per quanto riguarda gli accordi generali, tipicamente fra Atenei, questi sono spesso dei memorandum di intesa che riguardano la mobilità di ricercatori e studenti auspicando lo sviluppo di progetti comuni. In tutti i casi, il nodo delle risorse finanziarie è centrale, spesso si dichiara che gli accordi non sono onerosi per le parti le quali cercheranno fonti di finanziamento ad hoc. Nel caso della mobilità dei ricercatori normalmente si specifica che le spese di viaggio sono a carico dell’ente di appartenenza del ricercatore e le spese di alloggio sono a carico dell’ente che lo ospita. Nel caso della mobilità degli studenti spesso si specifica che essi sono esentati dalle tasse di iscrizione, essendo già state pagate nell’università di origine. La disponibilità di finanziamenti limita spesso l’implementazione di tali accordi che, da parte brasiliana, generalmente godono del supporto di enti statali e non mentre, da parte italiana, le disponibilità economiche dei vari programmi sono in genere a carico del bilancio dei singoli atenei. Gli accordi fra dipartimenti/istituti italiani e brasiliani sono incentrati su progetti di ricerca in comune e sulla mobilità, spesso inquadrata all’interno di progetti definiti e finanziati.
Una lista degli accordi comunicati da Università e CNR è disponibile sul sito CINECA http://accordi-internazionali.cineca.it. Dall’inizio della rilevazione nel 2007 ad oggi, si contano quasi 1000 accordi fra atenei e centri di ricerca italiani e brasiliani, 200 dei quali sono stati firmati nel triennio 2018-20. Questi accordi coprono tutte le macroaree del sapere: Scienze fisiche e Ingegneria (PE), delle Scienze della vita (LS), e delle Scienze Sociali e Umanistiche (SH).
- Accordo Mobility Confap Italy
L’esperienza della rete Scienza senza Frontiere Italia (SSFI) ha fornito la base su cui impostare una rete di 19 membri, 18 Università e 1 Centro di Ricerca, e con delega all’Università di Bologna che, nel 2017, ha sottoscritto con CONFAP, il Consiglio Nazionale delle Fundações de Amparo à Pesquisa, un accordo denominato Mobility Confap Italy (MCI). Quest’accordo (http://www.mci.unibo.it/en; http://confap.org.br/news/mobility-confap-italy-call-mci/ ) supporta la mobilità a livello post-laurea (Master, PhD, Post-Doc) per tutti i settori scientifici, Social Sciences & Humanities (SH), Physical Sciences & Engineerin (PE), Life Sciences (LS). In particolare mira a sostenere un’efficace collaborazione fra CONFAP e la rete MCI per promuovere la cooperazione scientifica e tecnologica fra i due Paesi attraverso la mobilità.
Dal lato brasiliano il bando annuale è di CONFAP per conto delle 22 FAP che aderiscono all’accordo, mentre dal lato Italiano le borse sono messe a disposizione dalle singole Università aderenti alla rete MCI. I candidati italiani che partecipano a PhD sandwich, Master e post-doc, devono essere iscritti ad una istituzione della rete e possono fare domanda per un periodo di ricerca coerente con il loro livello accademico. I candidati brasiliani devono preliminarmente contattare una delle università italiane della rete e richiedere una lettera di accettazione. Quindi devono fare domanda a CONFAP, per ottenere una borsa di studio erogata dalla FAP competente per il territorio ove risiede il candidato.
Fino a questo momento vi sono stati tre edizioni del bando (2017, 2018, 2019).